Ebbene sì, Lazio, Genoa, Sampdoria e altri club, circa sei, temono di non poter entrare nel campionato di Serie A il prossimo anno. Tutto è legato all’indice di liquidità, un concetto tecnico un po’ complesso per chi è fuori da questioni finanziarie e calcio legato a temi di economia.
Essendo molti club importanti società la questione è seria, di fatto si gioca sul futuro non solo dei giocatori ma anche di staff tecnico e lavoratori vari che operano dentro le squadre di calcio. Per capire che cosa sta succendo vediamo alcune righe dell’articolo di Repubblica dedicato a questo argomento.
Indice di liquidità, ecco cosa sta succedendo nella Serie A
Si legge su Repubblica e anche altri giornali che hanno scritto sull’argomento, che dal prossimo campionato l’indice di liquidità sarà il parametro determinante per le iscrizioni ed espulsioni del club. In un anno dove si è parlato di plusvalente e dove si sono scritte nuove regole sul mercato dei calciatori arriva questa nuova prerogativa per le squadre: avere i conti a posto sarà fondamentale. Finora, la squadra sicuramente più in difficoltà e a rischio di esclusione dal calcio professionistico era la Salernitana per via di una situazione di multiproprietà difficile da risolversi in breve tempo. Qui c’è un altro problema, ed è l’ordine di discrussione all’interno della Figc, Repubblica parla della linea scelta dal presidente Gravina.
Un po’ di tempo per i club, fino al 20 aprile
Dato che avere i conti in ordine è cosa seria, specia dopo il mese di sessione mercato e con tanti calendari che proseguono, si legge che per le squadre del principale campionato in Italia si ha un po’ di tempo. Il consiglio, scrive Repubblica, ha dato scadenza al 20 aprile per stabilire i contori del nuovo indice di liquidità ammissivo. Per sopravvivere la Serie A così come la si sta vivendo quest’anno e da due anni, bisogna evitare che un gruppo di club rischi la non iscrizione per questo nuovo obbligo. E si parla, come precisato dall’inizio di tre squadre precise e altri sei. La Figc insomma va incontro alle squadre e, fino al 20 aprile si introdurranno dei correttivi per abbassare l’indice di liquidità e, anche, premiare le squadre virtuose.
Ma che cos’è l’indice di liquidità?
L’indice di liquidità è stato introdotto dalla Figc nel 2015 e non con poche divisioni tra i Club di Lega Serie A e all’interno del consiglio Figc. Rientra negli strumenti di controlli economico finanziari, il suo scopo è quello di aiutare a determinare l’eventuale carenza finanziaria ttraverso l’analisi delle attività correnti e passività correnti, il cosiddetto rapporto AC/PC. Per questo abbiamo parlato di conti in ordine, un club di campionato è condizionato da andamenti societari, delle partite, scelte di acquisti, prestiti e cessioni, partecipazione ad altri tornei internazioni e anche merchandising, pubblicità, diritti, partecipazioni. Tutti i club di Serie A sono a posto con i conti? Bè, grandi squadre in vetta alle classifiche stanno affrontando molti problemi, ad esempio Juventus e Inter. Di fatto, però ben sei squadre e tre club precisi sono a rischio di esclusione per queste nuove regole.
L’indice di liquidità serve a dimostrare quanto un club sia in grado di poter rispettare i propri impegni finanziari a vreve termine. Ciò condiziona e può limitare le sessioni di calcio mercato, quelle importanti per i club per rafforzare le squadre, investire su giovani giocatori, cedere calciatori che vanno o non si trovano bene per prenderne nuovi più in linea con la strategia dei vari mister. Vale ricordare la frase di Sarri, allenatore della Lazio: “siamo bloccati dall’indice di liquidità che non si capisce bene che c…o sia. La società sa che c’è bisogno di qualcosa, serve qualcosa in più anche a livello numerico. Ci sono tanti giocatori ma qualcuno non è adatto al nostro gioco.” Quote, pronostici e scommesse Serie A su slot10, altre notizie e curiosità di calcio qui su tutelareilavori.it