Cosa visitare a Roma fuori dagli schemi

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4 Posti unici da visitare nella capitale

Roma non è certo una città che ha bisogno di presentazioni. Anche solo passeggiare per le sue strade ci permetterà di entrare in contatto con opere architettoniche di estrema bellezza. Per non parlare dei suoi musei, dei parchi cittadini, delle piazze, delle fontane…

Ma che dire se abbiamo già visitato le principali attrazioni della città e vogliamo andare alla scoperta di qualcosa di più insolito? Anche in questo caso, la città eterna non ci lascerà delusi.

Uno dei problemi maggiori quando ci si trova in una metropoli riguarda gli spostamenti. Per evitare di perdere troppo tempo tra un’attrazione e l’altra, consigliamo di servirsi del noleggio con conducente. Grazie al ncc roma avremo a disposizione un autista professionista che ci eviterà tutti i grattacapi legati alla guida in un posto che non si conosce.

Il buco della serratura

Questo luogo meno conosciuto è diventato meta di pellegrinaggio di tanti turisti alla ricerca di qualcosa di diverso. Si trova sul colle Aventino, fra il Giardino degli Aranci e la Villa del Priorato di Malta. Il buco panoramico è quello del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta. Spiando da questa fessura avremo una visuale alternativa del Cupolone della Basilica di San Pietro, che appare incorniciato dalle siepi del giardino settecentesco. Dopo quest’esperienza unica potremo visitare il giardino degli Aranci, un posto tranquillo e molto suggestivo, lontano dalla calca e dalla confusione della città.

MAAM

Il Museo dell’Altro e dell’Altrove è il primo museo vivente al mondo. Nato quasi per caso, si trova dove una volta si trovava lo stabilimento del salumificio Fiorucci. Nel 2009 un gruppo di famiglie di stranieri decise di stabilirsi in questa fabbrica in disuso. La convivenza di queste famiglie provenienti da diverse parti del mondo ha attirato l’attenzione di un antropologo, il quale ha promosso la formazione di un museo a cielo aperto. Hanno partecipato (e continuano a farlo) al progetto artisti della street art ed eminenti esponenti dell’arte moderna. Un inno alla diversità e all’integrazione che si mescola con l’arte che si esprime senza frontiere.

Centrale Montemartini

La centrale elettrica Montemartini ha iniziato a erogare energia elettrica per il pubblico agli inizi del 1900. Negli anni ’80 è diventato un museo industriale.

Durante la restaurazione dei Musei Capitolini sono state esposte al suo interno alcune sculture classiche. Il connubio tra l’arte industriale e quella classica si è dimostrato particolarmente riuscito. Ad oggi si tratta di uno dei musei industriali più suggestivi al mondo.

Casa Andersen

L’artista norvegese Christian Andersen acquistò la Villa Helene, posizionata nel quartiere Flaminio. La sua idea era quella di realizzare un’utopica Città Mondiale. Questo piccolo gioiello ospita più di 200 sculture, di cui 40 di dimensioni imponenti, oltre a ritratti e dipinti di vario genere.

Le opere riprendono alcuni tra i temi più importanti della vita e delle emozioni, immortalati in modo indelebile grazie a delle bellissime raffigurazioni scultoree.