Al giorno d’oggi uno dei dualismi più sentiti dagli utenti tech riguarda la scelta del proprio dispositivo mobile, Android oppure Apple, e su questo se ne potrebbe discutere all’infinito.
Un evento che però ha scatenato ben altri tipi di discussione è stato il recente boom di pubblicità legate al gioco d’azzardo nello store dei dispositivi Apple perciò, come ha gestito la cosa la celebre azienda di Cupertino?
L’inizio del malcontento degli utenti Apple
A quanto pare tutto è iniziato con il recente aumento, stiamo parlando di fine ottobre di quest’anno, delle pubblicità sullo store di Apple. Una mossa della famosa casa di Cupertino che, stando alle stime elaborate dall’azienda americana Bloomberg, potrebbe far incassare alla famosa “mela morsicata” circa 10 miliardi di dollari all’anno.
Naturalmente il malcontento degli utenti Apple non ha tardato a farsi sentire ed in molti si sono lamentati sui social network per la presenza di applicazioni, alcune di queste rientrano anche in questa classifica delle app per casinò online, su “altri territori”.
Si potevano dunque vedere delle pubblicità legate al gambling online nelle app di incontri oppure in quelle studiate appositamente per i bambini. Insomma, una svista davvero non da poco per la Apple le cui contromisure sono state più che repentine. Basteranno per far dimenticare questo increscioso “incidente” agli utenti più fedeli?
E la Apple corre ai ripari
Come detto sopra, dopo questo clamoroso auto gol, la Apple ha deciso di porre rimedio al suo stesso errore, ma sembra in maniera non del tutto “completa”.
Infatti, il sito statunitense Macrumors, ha dichiarato che l’azienda di Cupertino ha confermato di aver “messo in pausa le inserzioni relative al gioco d’azzardo e ad alcune altre categorie sulle pagine prodotto dell’App Store”.
Con questa mossa, però, ciò che non viene messo in pausa è il piano pubblicitario citato qualche riga fa. La strategia rimane ancora in atto e, soprattutto, altri tipi di pubblicità continueranno, ma non quelle sul gioco d’azzardo che potrebbero andare a toccare delle tipologie di utenti più “sensibili” come ad esempio i minori.
Un altro interrogativo riguarda la durata di questa pausa, sarà definitiva o solo temporanea visto l’obiettivo di 10 miliardi all’anno? E poi, quali sono le “altre categorie”? Purtroppo pare che a tutte queste domande, che sorgono spontanee, solo il tempo saprà dare una risposta visto che dal fronte Apple, per il momento, tutto tace.
Non dimentichiamoci del caso di Twitch
Non ci dobbiamo poi dimenticare che una problematica del genere è uscita fuori in un momento abbastanza delicato per quanto riguarda le pubblicità legate al gambling e l’utilizzo delle risorse di Internet.
Il 18 ottobre 2022 è stato infatti il giorno decisivo in cui Twitch, piattaforma di live streaming di proprietà di Amazon, ha deciso di dare un giro di vite a queste pubblicità.
In un comunicato stampa la piattaforma ha poi rivelato che“continueremo a permettere siti che si concentrano sulle scommesse sportive, sport di fantasia e il poker”, ma ha comunque sottolineato che “proibiamo la condivisione di link o codici referral riferiti a siti che includono slot, roulette o giochi di dadi, abbiamo visto alcune persone che aggirano queste regole ed espongono la community a potenziali danni”.