Queste sono quelle storie che fanno sempre bene. Il riscatto, l’agio, la tranquillità economica o il coronamento del sogno, non è dato sapere a cosa si punta ma oggi voglia dedicarci a quest’ultimo punto, proprio al coronamento di un sogno. In fondo si vive anche per loro, no? E bene, il sogno comune vede la leggenda del calcio e la voglia di farne parte, il campo, le sfide importanti come a questo sito, diventare una leggenda per i bambini e per i giovani, i fari puntati dei mass media sulla tua vita. Un vita che cambia nettamente e allora di seguito, proponiamo alcuni esempi di gran lavoratori che hanno esaudito il loro sogni di diventare campioni nel calcio giocato. Vediamoli insieme:
Peter Schmeichel
Una vera leggenda, il portierone dello United, campione di 15 trofei con i reds e campione d’Europa con la nazionale danese nel 1992. A Peter Schmeichel è associata una leggenda su tutti i lavori che ha fatto prima di diventare un campione, anche se lui ha sempre smentito queste voci. Vogliamo citarlo proprio per il sogno e per la speranza che sia vera la sua storia, Perche Schmeichel prima di afferrare tra le mani il pallone della sua vita è stato addetto alle pulizie, venditore di pubblicità per giornali e venditore di tappeti.
Jamye Vardy
La storia di Vardy è tra le ultime per l‘effetto romantico e di speranza. Vardy infatti prima dell’esplosione al Leicester e della vittoria a suon di suoi gol della Premier League è stato confinato nella Conference League, la serie D iglese, fino a 25 anni. Troppo vecchio ormai per sognare di sfondare, e allora, la storia di Vardy lo vuole nelle tristi fabbriche di Sheffield come operaio per pagarsi gli studi.
Maurizio Sarri
Di italiani come giocatori ci sono Zampagna, Torricelli, e tanti altri esempi di lavoratori che hanno raggiunto la serie A. Ma se di sogno si parla, in casa nostrana non si può citare il Mago Maurizio Sarri. La sua storia nel calcio inizia venti anni fa quando scelse di rivoluzionare la sua vita lasciando il lavoro sicuro in banca per allenare, gratuitamente, a tempo pieno tra i dilettanti. Un grande rischio per Sarri nella vita come oggi la si intende, una vita che però, a distanza di vent’anni ha dato ragione alla sua scelta sragionata e tormentata.